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Rifiuti, a Crotone 10 giorni per uscire dal tunnel

Il sindaco Vincenzo Voce corre ai ripari e dispone il conferimento coatto di 4mila tonnellate a Columbra. Ennesima mazzata per commercianti e operatori turistici

«L’aspetto più demoralizzante è che questo non è un evento isolato, ma succede da anni e anche quando non ci sono queste situazioni eclatanti, la nostra zona (e tutta la città) rimane comunque in un degrado costante, assolutamente incompatibile con un’attività che dovrebbe accogliere turisti».

Sono le 10 di mattina. Ci troviamo in viale Magna Grecia, una delle zone di Crotone che più delle altre ha risentito del blocco dei conferimenti della spazzatura per la mancanza di impianti di smaltimento disponibili. A parlare è Cesare Carraro, titolare insieme alla moglie di un "Bed and breakfast" che apre a pochi passi dello stradone che collega il centro cittadino con gli stabilimenti balneari. Il giovane imprenditore lamenta i disagi che sta attraversando la sua attività, proprio nei giorni clou dell'estate, dopo lo stop alla raccolta dei rifiuti.

Eppure, qualche minuto prima, il sindaco Vincenzo Voce, così come anticipato l’altro giorno all’assemblea dei primi cittadini, ha firmato l’ordinanza con la quale ha predisposto lo smaltimento coatto di 85 tonnellate al giorno di scarti della lavorazione nella discarica di Columbra fino al 31 luglio. In pochi giorni, Crotone e il resto della provincia, potranno andare ad occupare le circa 4mila tonnellate aggiuntive che sono state ricavate dall’impianto gestito dalla Sovreco (sebbene vicina alla saturazione) per liberare le strade dai cumuli di sacchetti che da oltre una settimana traboccano fuori dai cassonetti.

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