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L’Asp chiede 17 milioni al Sant’Anna di Catanzaro: torna il giallo dei doppi pagamenti

La commissione straordinaria propone una compensazione sui rimborsi 2020, ma la clinica non ci sta

Il centro specialistico Sant'Anna Hospital di Catanzaro

Una compensazione volontaria che chiuda la partita e rimetta in pista il Sant'Anna Hospital. È la proposta formalizzata dall’Asp nel corpo di una delibera che mette nero su bianco come l’ente guidato dalla triade commissariale a trazione Luisa Latella non abbia alcuna intenzione di rinunciare ai 17 milioni e mezzo di euro che la clinica cardiologica avrebbe ricevuto quale doppio pagamento. La delibera arriva dopo la formalizzazione della decisione di firmare il contratto 2020 «come mera esecuzione della sentenza del Tribunale amministrativo regionale» già peraltro appellata al Consiglio di Stato.

Ed è il documento che ribalta i piani al punto che adesso, mentre il pressing della struttura sanitaria non dà comunque cenni di cedimento, è l’Asp a mettere fretta parlando espressamente di «compensazione da concordare entro e non oltre sette giorni dalla pubblicazione della delibera sull’albo pretorio». La delibera sarà oltretutto trasmessa anche alla Procura, ma il Sant’Anna Hospital ha già fatto sapere di non avere alcuna intenzione di firmare nessuna compensazione volontaria. Di doppi pagamenti, d'altronde il team guidato dal presidente del Consiglio d’amministrazione, Gianni Parisi, non vuole proprio sentire parlare e anzi fa chiaramente capire di non credere di avere la verità in tasca, ma di avere tutte le intenzioni di attendere che sui 17 milioni e mezzo richiesti indietro dall’Asp alla struttura cardiologica con un formale precetto sia un giudizio a dettare le regole.

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