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Crucoli, 40 migranti intercettati lungo le coste della frazione Torretta

Nessuna barca arenata e abbandonata, ma in mare, in lontananza, è stato avvistato un veliero per cui si sono richiesti accertamenti da parte della Capitaneria di Porto

Più di quaranta persone adulte sono sbarcate nella mattinata di oggi lungo le coste della frazione Torretta, presumibilmente alla foce di fiume Nicà che separa il territorio di Crucoli da quello di Cariati. Alle prime luci dell’alba hanno guadagnato terra e dalla spiaggia si sono addentrati nelle campagne per raggiungere la strada statale “106” dalla quale, a gruppi, si sonno avviati verso il centro abitato della frazione raggiungendola e proseguendo in direzione di Cirò Marina. Intercettati dalle forze dell’ordine i migranti sono stati fermati e condotti sullo slargo della stazione ferroviaria di Crucoli. Insieme ai carabinieri della Compagnia di Cirò Marina, guidati dal capitano Stefano Martorana, e la Guardia di finanza, è giunto il comandante della stazione locale, Giorgio Caputo e il comandante Donato Mingrone dei Carabinieri Forestali di Cirò che si è portato nella zona dove sembra sia avvenuto lo sbarco per individuare la presenza di imbarcazioni. Nessuna barca arenata e abbandonata, ma in mare, in lontananza, è stato avvistato un veliero per cui si sono richiesti accertamenti da parte della Capitaneria di Porto. La Polizia municipale, con il comandante Arcangelo Coppola, ha fatto la spola sulla Statale per assicurarsi che non ci fossero altre persone dopo aver rintracciato alcuni migranti sparsi nelle vie interne del paese e sulla spiaggia in località Fico d’India.

L'aiuto degli automobilisti

Nella zona del sottopasso che conduce alla località Principe, all’uscita nord dell’abitato, è stata rintracciata una famiglia composta da adulti, madre, padre, due figli ed una figlia, rifocillati da alcuni automobilisti. Qui si è recata il sindaco di Cariati, Filomena Greco, per offrire la massima disponibilità. Ai migranti sono stati dati acqua, biscotti, taralli e mascherine protettive dagli abitanti del posto con i quali hanno dialogato raccontando di aver viaggiato per sei giorni e di non esserci stati dispersi in mare. Diverse le nazioni di provenienza Iran, Iraq e Afghanistan. La famiglia composta da cinque persone, i cui genitori erano visibilmente provati, provengono dalla Turchia. Avviate le procedure di rito, sono state allertate la Questura di Crotone e la Croce Rossa. Intorno alle ore 10 è giunto il pullman per il trasferimento a Crotone.

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