Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Lamezia, pronto soccorso in perenne agonia

La carenza di personale al “Giovanni Paolo II” si fa sentire ancora di più in estate tra ferie e malattie

La sezione Obi (Osservazione breve intensiva) del pronto soccorso dell'ospedale di Lamezia Terme

Caos infinito al pronto soccorso del "Giovanni Paolo II". Medici in affanno in corsia, a causa della carenza di organico dovuta a ferie e malattie, ma anche flusso di utenza non Covid in aumento con lunghe ore di attesa e servizi dimezzati. La storia del pronto soccorso in estate è sempre la stessa e non pare modificarsi: «Il nostro sacrificio non si ferma ma siamo davvero stanchi», è il commento di un medico del presidio lametino che fa sapere come oltre alle normali ore giornaliere e notturne a Lamezia in molti fra colleghi sono reperibili e trasferiti al presidio del Reventino, a Soveria Mannelli dove si recano senza alcun lamento ma non possono esaurire efficacemente il loro lavoro. A Soveria, infatti, non funziona la radiologia e neanche il laboratorio. «Non è possibile lavorare così in pochi - dice il medico - noi non ci fermiamo ma è impensabile lavorare con 2 medici di giorno e 2 di notte e nel contempo stare a disposizione per andare avanti e indietro da Soveria Mannelli». In estate, inoltre, il personale è dimezzato a perché per 2 medici alla volta scattano le ferie ma molto si mettono in malattia e le cose allora si complicano in modo rilevante.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Caricamento commenti

Commenta la notizia