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Regole per l’estrazione del metano a Crotone, il sindaco Voce apre il confronto

In primo piano il rinnovo di una convenzione scaduta nel 2011: chiesti ulteriori chiarimenti su erosione costiera e scosse telluriche

Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce

È una trattativa complicata, ma che il sindaco Voce vuole a tutti i costi concludere a stretto giro quella per il rinnovo della convenzione con Eni-Jonica Gas. Accordo che regolamenta i rapporti tra la città di Crotone e la società che gestisce l’attività estrattiva a mare. Una trattativa che si basa essenzialmente su rapporti economici. Si è svolta ieri mattina un’altra delle riunioni previste per giungere ad un nuovo e più attuale accordo, rispetto a quello scaduto e mai rinnovato nel 2011.

La trattativa tra comune ed Eni per l’estrazione di metano a mare è sempre stata tra le priorità del sindaco Vincenzo Voce, che già nel corso della campagna elettorale dello scorso anno aveva sottolineato quanto fosse importante per parlare di sviluppo del territorio. Nell’incontro di ieri il Comune rappresentato da Voce ma anche dagli assessori Sandro Cretella, Antonio Scandale e Rossella Parise, ha chiesto garanzie in relazione ai fenomeni di subsidenza a mare. Già da tempo il sindaco aveva chiesto ad Eni dei nuovi studi e verifiche su quanto possa incidere l’estrazione di metano dal sottosuolo marino crotonese, rispetto all’attività sismica che si registra in città.

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