Dopo la Regione, la Procura della Repubblica. Il Comune di Crotone non solo ha richiesto alla Cittadella di Catanzaro il pagamento dei 10 milioni di euro di royalties dovute come «compensazione ambientale» per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti nei due impianti che insistono sul territorio cittadino: il selezionatore di Ponticelli e la discarica di Columbra.
Perché questa volta l’ente capoluogo ha deciso di rivolgersi anche alla magistratura ordinaria per ribadire la propria titolarità sul quel credito. È questo l’ultimo capitolo del contenzioso che l'amministrazione comunale guidata dal sindaco, Vincenzo Voce, ha aperto nei mesi scorsi nei confronti del governo regionale, per ottenere il riconoscimento della cifra milionaria. Da un lato ci sono i 9 milioni e 646 mila euro di “benefit” mai corrisposti dalla Cittadella che il Comune afferma di vantare per i quantitativi di scarti della lavorazione che in passato sono stati conferiti nel sito di Columbra (struttura privata gestita dalla società Sovreco ma da anni a servizio del pubblico). Dall’altro, i 739 mila euro di royalties che spettano al Municipio per la presenza a Crotone dell’impianto pubblico di selezione per rifiuti urbani dislocato a Ponticelli (affidato alla Ekrò).
Si tratta di un braccio di ferro tra ente di piazza della Resistenza e la Regione che risale agli ultimi mesi del 2020, quando la Cittadella di Catanzaro ha chiesto al Comune circa 10 milioni di euro a titolo di conguaglio tariffario per la lavorazione dei rifiuti nel polo di trattamento, relativi al 1999 e al periodo compreso tra 2014 e il 2019.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro
Caricamento commenti
Commenta la notizia