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'Ndrangheta: processo Scott Rinascita, collaboratore accusa senatori non imputati

«La 'ndrangheta a Vibo ha sostenuto elettoralmente il senatore Francesco Bevilacqua e alle ultime elezioni politiche del 2018 il senatore Giuseppe Mangialavori». E’ quanto dichiarato oggi nel corso del maxiprocesso alla 'ndrangheta nato dall’operazione Rinascita Scott dal collaboratore di giustizia Bartolomeo Arena nel corso dell’esame condotto dal pm della Dda di Catanzaro Annamaria Frustaci.

Francesco Bevilacqua, vibonese, ex senatore di Alleanza Nazionale, è attualmente coordinatore regionale del partito politico «Cambiamo» che fa capo al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Giuseppe Mangialavori è invece attualmente senatore di Forza Italia, partito di cui dal marzo scorso è pure coordinatore regionale. «Il senatore Bevilacqua - ha raccontato il collaboratore - fu sostenuto elettoralmente sia dai Lo Bianco-Barba che dai Pardea-Ranisi. Fu votato da tutti perché fratello di Ferruccio Bevilacqua, 'ndranghetista attivato nel locale di Vibo. Alle ultime elezioni politiche il clan Lo Bianco-Barba ha invece manifestato interesse per il senatore Giuseppe Mangialavori». Sia Francesco Bevilacqua che Giuseppe Mangialavori non sono imputati nel maxiprocesso «Rinascita Scott». Bartolomeo Arena ha iniziato a collaborare con la giustizia nell’ottobre 2019 e viene ritenuto dalla Dda guidata dal procuratore Nicola Gratteri fra i principali collaboratori dell’inchiesta. (AGI)

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