Colpo secco al precariato. Nel mese delle ferie per eccellenza, l’Università Magna Græcia del capoluogo di regione punta sul lavoro e lo fa puntando senza remore sulle forze impegnate nel settore amministrativo con un’infornata di stabilizzazioni che sarà ufficializzata oggi a mezzogiorno nell’aula A del Campus di Germaneto. Sono 26 i lavoratori dell’ateneo che hanno praticamente già detto addio al contratto di collaborazione coordinata e continuativa per staccare un biglietto di sola andata verso quella stabilità economica che vale il sogno di una vita.
Sullo sfondo la legge Madia, un percorso lungo 36 mesi e la sfida vinta di una selezione interna scattata tre mesi nel solco di quesiti a risposta multipla e di una prova orale. Tutto ruota intorno, dunque, a un mix di possibilità e competenza al quale stamattina il mondo accademico renderà pubblicamente merito nel corso di una cerimonia organizzata nel pieno rispetto delle norme anti-contagio di Covid-19 e alla quale sarà presente il rettore. Sei i lavoratori che non hanno superato il test e che non faranno pertanto parte della schiera 2021 di dipendenti stabilizzati dall’ateneo targato Giovambattista De Sarro. Tra loro c’è chi continuerà a lavorare sfruttando l’ennesima proroga del contratto di collaborazione coordinata e continuativa, ma c’è anche chi sarà costretto a dire addio alla vita lavorativa in ateneo per via di un contratto scaduto proprio in concomitanza con i tempi della selezione interna organizzata, sfruttando i vantaggi della legge Madia, proprio per aggredire il precariato accademico.
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