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Crotone, lavoratori ex Akros minacciano di buttarsi dal balcone del Municipio

Attimi di tensione oggi pomeriggio in piazza della Resistenza, a Crotone, dove un gruppo di lavoratori ex Akros sta minacciando di buttarsi giù dalla balconata del Municipio, se non gli verrà rinnovato il contratto con Akrea, l'azienda addetta alla raccolta dei rifiuti in città partecipata dal Comune, che scadrà a fine agosto. La protesta è scattata ieri mattina con gli operai che hanno iniziato a presidiare no stop la sala consiliare, dopo aver aver appreso che la società pubblica non si trova nelle condizioni di continuare a prorogare i loro contratti a tempo determinato, in quanto l'unica via d'uscita è l'assunzione tramite concorso.

Questo è bastato per scatenare la reazione rabbiosa dei lavoratori - sono 20 (18 operatori ecologici e 2 amministrativi) - che dopo il fallimento nel 2016 di Akros (azienda mista specializzata nella raccolta differenziata), hanno trovato spazio in Akrea con rapporti di lavoro di breve durata per avere un po' di respiro. Ma dopo diverse proroghe contrattuali, che di volta in volta ha visto alternarsi i dipendenti della società fallita, nelle scorse ore Akrea gli ha comunicato l'impossibilità di andare avanti sulla stessa strada intrapresa negli anni passati per ragioni normative. Di parere opposto sono invece gli ex Akros, secondo i quali esisterebbe una "finestra Covid" che permetterebbe loro di continuare a lavorare in Akrea. Si sono così avviate una serie di interlocuzioni col sindaco Vincenzo Voce e col presidente dell'azienda in house, Gianluca Giglio, che però non hanno portato ad alcuna soluzione. Sul posto sono presenti forze dell'ordine e una squadra dei Vigili del fuoco.

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