Esplode la protesta dei residenti della zona di località Arcine, area cerniera tra i comuni di Chiaravalle e San Vito utilizzata non solo dagli abitanti ma da molti operatori agricoli e contadini che detengono i poderi. Sul tavolo del sindaco Domenico Donato e su quello del collega di San Vito, Antonio Tino, è arrivata una petizione, sottoscritta con oltre 200 firme. Promossa da un gruppo di cittadini, è finalizzata a sollecitare la riapertura del ponte della ex, oramai, linea ferroviaria a scartamento ridotto, in località Arcine a Chiaravalle.
Amministrazioni che negli anni hanno manifestato scarso interesse per la zona rurale e, adesso, sono state tirate in causa per assumere interventi necessari, per restituire la fruibilità a quanti se ne servivano, anche quotidianamente. Come dicevamo, il ponte prossimo al confine tra i due Comuni, è di importanza rilevante per i numerosi proprietari dei diversi appezzamenti di terreno di un’ampia zona e quindi di fondamentale interesse per coloro che praticano l’agricoltura.
Ai due sindaci viene chiesto di porre in essere tutte le misure necessarie e, naturalmente, l’eventuale messa in sicurezza, per restituire nel più breve tempo possibile, la fruibilità del ponte. Incuria ed abbandono che rischia di alimentare azioni delinquenziali, perché manca un adeguato intervento di controllo del territorio.
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