«Non si può minacciare agitazioni per ripristinare, ad horas e di volta in volta, i rilasci che invece sono un diritto sacrosanto di tutti i calabresi e non solo degli agricoltori!». Il presidente del Consorzio di bonifica “Ionio Crotonese” Roberto Torchia prende spunto dall’ennesimo stop ai rilasci di acqua da parte degli impianti idroelettrici silani che alimentato gli acquedotti rurali (e non solo) gestiti dal Consorzio, per tornare a sollecitare una presa di posizione energica dalla Regione, riguardo anche la necessità di rivedere la convenzione con A2a.
«L’azienda A2A – rivale Torchia che dà conto dell’ultimo episodio che ha fatto scattare la sua protesta – , dalle ore 13,00 circa di mercoledì 18 agosto, ha interrotto gli scarichi idrici nel fondo Tacina, a valle dell’invaso di Orichella. La conseguenza di questi mancati rilasci ha comportato l’immediata interruzione dell’erogazione d’acqua dagli impianti consortili del fondo valle Tacina e dell’altopiano di Isola Capo Rizzuto».
Torchia sottolinea che i coltivatori delle aree interessate sono rimasti «assolutamente privi della fornitura così come tutte le altre utenze servite dagli impianti che, così come oramai arcinoto, non riguardano “solamente” il settore agroalimentare». Il presidente del Consorzio di bonifica aggiunge: «Abbiamo dovuto, nell’immediatezza significare ancora una volta le conseguenze di questa situazione e gli sviluppi che ne possono derivare sono imprevedibili e non presagiscono nulla di buono; ma è certo che il territorio, gli agricoltori e le utenze tutte, risulteranno devastati e gravemente compromessi dall’assenza di acqua».
«Agli accordi ed i buoni propositi – osserva Torchia –esternati nel corso dell’ultima video conferenza anche alla presenza dei rappresentanti regionali e di S.E. il Prefetto di Crotone, non sono seguiti, fatti concreti; eppure avevamo anche pubblicamente plaudito e la stessa A2A aveva assicurato, tramite missive, che sarebbero arrivati i rilasci necessari a terminare anche la coltura invernale».
«Sempre nell’immediatezza – prosegue – abbiamo ricevuto assicurazioni che ripartirà l’erogazione con la tagliola degli anticipi rispetto ai rilasci del prossimo anno». Ma per Torchia «mangiarsi il futuro non può essere la soluzione; si sposta, così, la cultura dell’emergenza ai prossimi anni che, tra l’altro, verranno sempre più colpiti dai cambiamenti climatici». Da qui la necessità per il presidente del Consorzio di una presa di posizione della Regione che deve rivedere la convenzione.
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