Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, decidendo sull’appello proposto dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ha confermato i provvedimenti di scarcerazione di Domenico Rutigliano e Giovanni Giardino, detto Giancarlo.
I due erano stati tratti in arresto nel luglio del 2020, nell’ambito dell’Operazione "Imponimento" per rispondere Rutigliano del reato di concorso esterno in associazione mafiosa e favoreggiamento e Giardino di associazione mafiosa ed intestazione fittizia. Successivamente nell’agosto del 2020, il gip di Catanzaro, a seguito della rinnovazione della misura cautelare, aveva completamente rimesso in libertà Rutigliano, ritenendo l’insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa e la mancanza di esigenze cautelari per il reato di favoreggiamento, mentre aveva concesso gli arresti domiciliari per Giardino, ritenendo, anche in questo caso assente la gravità indiziaria per il reato di associazione mafiosa, ma successivamente il Tribunale del Riesame lo aveva rimesso in libertà. La Procura Distrettuale Antimafia però aveva proposto appello cautelare contro la decisione del gip che aveva rimesso in libertà Rutigliano e concesso i domiciliari al Giardino, chiedendo per entrambi il riconoscimento del giudizio di gravità indiziaria per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa e per il reato di associazione mafiosa.
Ma il Tribunale del Riesame di Catanzaro, accogliendo integralmente le deduzioni difensive dell’avvocato Antonio Larussa (difensore di entrambi) che aveva sostenuto la correttezza della decisione del Gip, ha rigettato l’appello cautelare del pm confermando per entrambi la loro scarcerazione.
Pertanto entrambi rimangono liberi e per essi confermata l’assenza di gravità indiziaria per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa e per il reato di associazione mafiosa
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