Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Banca di Dasà chiusa ai cittadini di Acquaro, l'avviso sarà rimosso

«L’avviso affisso alla porta è solo pro forma, dettato dall’ordinanza restrittiva del sindaco di Acquaro in seguito all’aumento dei casi Covid e da direttive interne. In Banca noi non abbiamo mai cacciato né discriminato alcun nostro cliente». Sono queste le parole di giustificazione di Luigi Tardia, il responsabile della filiale di Dasà della Bcc del vibonese il giorno dopo il putiferio scatenato dalla notizia, lanciata da queste pagine, che la direzione dell’istituto di credito aveva da giorni affisso un avviso alla porta che limitava agli utenti acquaresi l’accesso alla banca al solo sportello self (o al bancomat all’esterno), escludendo le operazioni in presenza sia con la direzione che con l’operatore di cassa. Una notizia che aveva infiammato gli animi, innescando una vera e propria rivolta di sdegno, soprattutto sui social, con messaggi di solidarietà agli acquaresi e dure critiche verso la banca. A quanto dichiarato da Tardia, invece, si tratterebbe solo di un avviso pro forma, che comunque rimarrà affisso fino a revoca dell’ordinanza limitativa. In mattinata, però, sono arrivate le scuse del direttore Sebastiano Barbanti, che ha comandato la rimozione del contestato avviso, dettato esclusivamente dalla paura degli aumenti dei contagi ad Acquaro, circostanza che ha determinato un’avvisaglia di dichiarazione di zona rossa, ancora non ufficializzata da ordinanza della regione. Scuse ricevute anche dal sindaco, Giuseppe Barilaro, che aveva aspramente criticato il provvedimento e che ha accettato la retromarcia della Bcc. «Stamattina – le parole di Barilaro - ho ricevuto la telefonata del Presidente della Bcc del Vibonese, Sebastiano Barbanti. Ha ritenuto di doversi scusare con la nostra comunità, ha condannato l’accaduto ed ha immediatamente provveduto a far rimuovere l’indecente quanto osceno volantino. Non c’è pace senza giustizia – la sua conclusione - non c’è giustizia senza perdono». Tutto è bene ciò che finisce bene.

Caricamento commenti

Commenta la notizia