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Capitale del libro e gestione dei fondi, a Vibo imperversa solo la polemica politica

Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale “alza il tiro”. L’esponente dem allarga il raggio d’azione e chiede spiegazioni. In primo piano il passaggio di “padre in figlio” alla direzione del Sbv

Ritorna sotto la lente d’ingrandimento del Consiglio comunale il Sistema bibliotecario vibonese. E, più in generale, nel mirino del capogruppo del Partito democratico Stefano Luciano finisce il modus operandi dell’amministrazione, nella spesa dei fondi – circa 500mila euro – conferiti dal Ministero dei Beni culturali alla città designata Capitale del Libro. Tanti soldi che in queste settimane vengono impegnate per lo svolgimento di varie attività sul territorio e di servizi connessi alle manifestazioni che si terranno nei prossimi mesi. Ad ogni modo, partendo da fatti specificatamente legati alla gestione del Sistema bibliotecario vibonese, Luciano non ha esitato a porre ieri al sindaco almeno cinque quesiti. L’esponente democrat ha chiesto di conoscerne «il nome del direttore e la composizione di tale organismo», oltre che «i rapporti tra il Comune e il Sbv per quel che concerne tutto ciò che attiene alla Capitale del libro».

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