Trentacinque ettari di pineta divorati dal fuoco. L’ultima ricognizione dei danni aggrava la stima fatta il 16 agosto scorso e fa schizzare la percentuale del dramma a più del dieci per cento. La sfida da cogliere è però quella di immaginare il bicchiere mezzo pieno e dunque partire da ciò che si è salvato dalle fiamme per far sì che l’area verde di Siano torni a essere il polmone del capoluogo di regione popolato da sportivi e famiglie. Con tutta probabilità la pineta diventerà un bosco misto perché stavolta c’è in ballo una sorta di competizione ponderata che metta il corso della natura al primo posto e punti a privilegiare scelte tecniche e piante autoctone che siano davvero in grado di rispondere meglio alle caratteristiche e alle esigenze del territorio. Scelte a parte, però, a essere di già chiarissimo è l’obiettivo che sta muovendo le redini della collaborazione: è quello della ricostruzione netta com’è emerso ieri al termine dell’incontro che sulla questione si è svolto ieri al Comune tra il sindaco, Sergio Abramo, il commissario di Calabria Verde, Giuseppe Oliva, e il presidente dell’Ordine degli agronomi e forestali di Catanzaro, Antonio Celi.
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