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Soverato, 21 anni fa la tragedia de Le Giare: un omaggio alle 13 vittime

Con una sobria e intensa cerimonia nel luogo del drammatico episodio, questa mattina è stato reso omaggio alle vittime della tragedia di Soverato, avvenuta 21 anni fa, nella notte tra il 9 e il 10 settembre 2000, quando l'esondazione del torrente Beltrame, provocata da un'alluvione, travolse il camping "Le Giare" che ospitava una cinquantina tra operatori dell'Unitalsi e disabili, uccidendo 13 persone.

La cerimonia ha visto la celebrazione di una messa da parte del parroco di Soverato, don Alfonso Napolitano, alla presenza, tra gli altri, del sindaco soveratese, Ernesto Alecci, dei rappresentanti delle forze dell'ordine e di alcuni familiari delle vittime. Alcune corone di fiori sono state poste ai piedi dell'installazione che reca i nomi delle 13 vittime: Mario Boccalone, Ida Fabiano, Serafina Fabiano, Raffaele Gabriele, Paola Lanfranco, Iolanda Mancuso, Giuseppina Marsico, Franca Morelli, Rosario Russo, Antonio Sicilia, Salvatore Simone, Concetta Zinzi e Vinicio Calio', giovane volontario di Catanzaro, del quale non è mai stato recuperato il corpo.

"Questa - ha detto Alecci - è una ferita che la città di Soverato non vuole che si chiuda, ma resti come un monito per tutte le istituzioni affinché sia sempre tenuta alta la soglia dell'attenzione, per evitare tragedie come queste, che nascono spesso a causa della mano dell'uomo". Toccante la testimonianza di Simona Miriello, figlia di Franca Morelli, volontaria dell'Unitalsi, una delle 13 vittime: "Sono trascorsi 21 anni ma per noi familiari sembrano molti di più. Si dice che la vita abbia un destino, penso che se il Signore ha voluto questo vuol dire che aveva bisogno di chiamare a sé 13 angeli. E' comunque - ha concluso Simona Miriello - una ferita che non si può rimarginare, anche perché non verrà mai fatta giustizia su quanto accaduto".

Il cordoglio del sindaco Abramo

"È impossibile dimenticare una tragedia come quella di Le Giare. Ogni anno, il 10 settembre, il pensiero mi riporta – e credo riporti tutti quelli che c’erano anche 21 anni fa - all’angoscia, al dolore e anche all’impotenza nei confronti di quelle 13 persone che hanno perso la vita. Per 13 famiglie che non hanno più potuto riabbracciare i propri cari. Sono 13 ferite ancora aperte nel cuore della nostra comunità.

Oggi fermiamoci un attimo per ricordare Mario Boccalone, Ida Fabiano, Serafina Fabiano, Raffaele Gabriele, Paola Lanfranco, Iolanda Mancuso, Giuseppina Marsico, Franca Morelli, Rosario Russo, Antonio Sicilia, Salvatore Simone, Concetta Zinzi e Vinicio Caliò, l’unico del quale non è mai stato ritrovato il corpo".

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