Associazione mafiosa, narcotraffico, estorsione e armi. Sono alcune delle accuse contenute nella richiesta di rinvio a giudizio che la Dda di Catanzaro ha avanzato per le 56 persone coinvolte nell’inchiesta “Golgota”, scattata lo scorso 10 febbraio con l’esecuzione di 36 arresti. L’istanza è stata depositata nella cancelleria del giudice per le udienze preliminari distrettuale dai sostituti procuratori, Domenico Guarascio e Paolo Sirleo, titolari del fascicolo. L’operazione, che è stata una prosecuzione dei blitz “Jonny” e “Tisifone”, secondo gli inquirenti avrebbe colpito le nuove leve della cosca Arena-Nicoscia di Isola di Capo Rizzuto capeggiata da Salvatore Arena, detto “Caporale”, e il ceppo “pecorari” dei Mannolo di San Leonardo di Cutro, impegnati in un giro di spaccio e traffico di stupefacenti.
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