Catanzaro, Crotone, Vibo

Giovedì 02 Maggio 2024

Sanità a Vibo: i pazienti "consegnati" ai... privati

La prenotazione di una visita specialistica o di un prelievo di sangue con relativi esami ematici, la scelta o revoca di un medico, l’esenzione e il pagamento del ticket. Sembrano azioni semplici, ma sono delle vere e proprie imprese per gli utenti sempre più... dirottati verso il privato. Così mentre in altre regioni e in altre aziende sanitarie si viaggia alla velocità della luce, nel Vibonese diventa complicato persino verificare quanti anticorpi i soggetti già vaccinati hanno sviluppato contro il coronavirus. «Non ci sono i reagenti». É questa la motivazione che ormai viene propinata da mesi. «Ho lasciato le impegnative in luglio al centro prelievi Ex Inam – rileva Angela, affetta da sclerosi multipla –. Di tanto in tanto ci passo per chiedere se i reattivi sono arrivati, ma mi ripetono che non ci sono novità. Altre mie amiche – aggiunge – si sono dovute rivolgere a pagamento ai laboratori privati. É questo il male della nostra sanità – conclude –, foraggiare i privati a discapito delle strutture pubbliche e di chi non ha la possibilità economica di mettere mano al portafoglio». Ma mentre il Covid corre veloce, la lentezza dei processi amministrativi lascia sconcertati. E non è solo l’epidemia a dare il senso della disorganizzazione in cui versa la sanità locale. Per le analisi del sangue i passaggi da fare non si contano più. Prima la prenotazione telefonica presso il Cup, poi il pagamento del ticket e le lunghe code nell’ufficio. A seguire la fila per il prelievo e successivamente l’attesa per il ritiro dei referti, perché si è ben pensato di non fare più pagare il ticket direttamente al Centro prelievi. Così, giusto per... complicare la vita dell’utenza. E tutto questo mentre naturalmente, andando nei laboratori privati con una fila è tutto risolto. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

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