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Le minacce alla famiglia Gratteri, Lia Staropoli: "Serve risposta adeguata dello Stato"

La presidente dell'associazione ConDivisa ha espresso la propria vicinanza al procuratore di Catanzaro dopo le rivelazioni del pentito e sul possibile attentato al figlio

Il procuratore Nicola Gratteri

A causa delle "vili minacce subite" Lia Staropoli, presidente dell'associazione ConDivisa, nonchè responsabile della sezione sicurezza di Azzateci tutti, esprime "vicinanza al Procuratore Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, ed alla sua famiglia", dopo aver appreso del proposito criminoso delle 'ndrine di voler uccidere il figlio del magistrato.

"Non è un mistero l'elevato rischio di attentati alla vita del procuratore e dei suoi famigliari - rileva la Staropoli - ma, leggere le dichiarazioni del collaboratore di giustizia che rivela il proposito criminoso di alcuni boss di voler uccidere il figlio del dottor Gratteri mi ha profondamente sconvolta e amareggiata. Trovo inquietanti anche le modalità descritte dal collaboratore. Il modo più subdolo e viscido per colpire un integerrimo uomo dello Stato - prosegue - consiste proprio nel minacciare la sicurezza degli affetti più cari, una minaccia terribile e credibile che richiede una risposta adeguata ed immediata da parte dello Stato. Stamattina ho avuto modo di attestare privatamente vicinanza al procuratore Gratteri, finito nel mirino dei boss perché ha capito come disarticolare le famiglie di 'ndrangheta,  colpendo anche la zona grigia, perché la mafia senza consenso sociale non è niente".

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