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Lamezia, da Scordovillo al Teatro Valle: l’esperienza unica di Capusutta

Il laboratorio rivolto ai giovani rom voluto nel 2011 dall’assessore Tano Grasso

Capusutta, ovvero a testa in giù. Un’espressione che è tutto un programma e che è stata scelta per denominare il progetto teatrale nato nel 2011 a favore dei bimbi e dei giovani rom. A volere il progetto è stato l’assessore alla Cultura dell’epoca Tano Grasso che, in collaborazione con i volontari dell’associazione “La Strada”, ha dato vita ad un laboratorio molto attivo e partecipato. L’assessore ha chiesto manforte anche al Teatro delle Albe di Ravenna guidato da Marco Martinelli che ha accettato di buon grado l’invito.
A far conoscere lo straordinario mondo del teatro ai bimbi rom sono stati anche gli attori della compagnia teatrale di Punta Corsara, della ‘non scuola’ napoletana. Il laboratorio ha funzionato e ha prodotto subito dei primi frutti importanti. Con il lavoro “Donne al Parlamento” di Aristofane gli attori di Capusutta hanno debuttato al Politeama e, nel dicembre 2011 si sono anche esibiti con gran successo al Teatro Valle di Roma.

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