Della visita del presidente della Repubblica Sergio Matterella nel Vibonese non è rimasto che il ricordo. Una giornata di festa che si è fermata a... Pizzo. Perché se il rientro in classe per tutti era stato salutato come l’inizio di una nuova stagione, a qualche chilometro di distanza dall’inaugurazione del nuovo anno scolastico, c’erano dei bambini che di classi, invece, non ne hanno trovate. Così a Portosalvo, dove la “tendopoli” era stata allestita per ospitare i piccoli dell’Infanzia e della Elementare rimasti senza Istituto, considerato che fatti i lavori di rifacimento del tetto ci si era accorti che l’edificio non era agibile. Una storia vecchia anche questa, comunque, perché all’indomani del vertice in Prefettura, il sopralluogo nei locali dell’ex Corap nell’area industriale ha dato esito positivo e, dunque, dal prossimo 2 ottobre – per via della settimana corta il 4 – anche i bambini di Portosalvo potranno iniziare a fare lezione e da qui il «ringraziamento al Prefetto» della dirigente Maria Salvia. Due settimane di ritardo, insomma, ma a quanto pare non l’unico problema in materia di edilizia scolastica. E se, infatti, sono già noti i problemi relativi a Garibaldi, Don Bosco e Murmura-Trentacapilli – dove sono stati programmati lavori di efficientamento che hanno costretto il Comune a trasferire in altri locali 1500 studenti – i problemi non sembrano essere finiti qui.
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