Da un lato le famiglie (almeno 100) che tra Crotone e Cutro, attendono di poter utilizzare un servizio che ormai per le coppie con figli piccoli, è essenziale: l’asilo nido. Dall’altra parte, 38 tra educatrici e personale ausiliario, appesi all’esito della gara per poter tornare a lavorare ma anche in ansia ed incerti sul loro futuro lavorativo. Non è detto infatti, qualora sia un’altra azienda rispetto a quella che finora ha gestito il servizio, ad aggiudicarsi la gara, che questa confermi tutte le figure che hanno finora lavorato nei due asili nido di Crotone e nella struttura di Cutro.
Certo è, che a tutt’oggi, non sono state ancora attivate le tre strutture pubbliche legate all’ambito sociosanitario territoriale di cui Crotone è capofila. Si tratta dell’asilo “Sacconi” nel quartiere Tufolo in via Nazioni Unite, dello “Sgrizzi” ubicato accanto al Tribunale e dell’asilo nido di via Micarelli a Cutro. Cinquanta i posti per i bimbi da tre a 36 mesi nel plesso dedicato a “Sacconi”; venti nello storico asilo nido comunale di via dei Mille, al lato del Palazzo di Giustizia, e trenta i i posti della struttura comunale di Cutro.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia