Scalpore e indignazione per il video che sta impazzando sui social che mostra due ragazzine, molto probabilmente minorenni, che se le danno di santa ragione. Non si tratta di una banale lite ma di una lotta corpo a corpo che si consuma davanti allo sguardo complice e malizioso di tanti altri giovani che assistono divertiti alla incredibile scena. Un episodio a dir poco vergognoso non solo per la violenza che esprime ma anche perché tutto si svolge sul sagrato del duomo in pieno centro cittadino.
La classica uscita del sabato sera per un gruppo di ragazzi si è trasformata in uno spettacolo del tutto esecrabile: le due minori che si picchiano pesantemente sono attorniate da altri coetanei che non alzano un dito per fermarle e che si godono lo spettacolo riprovevole. Il fatto di essere davanti ad una chiesa non li disturba neanche un po’ e “l’arena delle due lottatrici” va avanti senza freni.
Sull’accaduto interviene il parroco della cattedrale, don Carlo Cittadino che così si rivolge ai protagonisti della vicenda: “Ma come si può arrivare a tanto? Possibile che con tanti presenti nessuno sia intervenuto a dividere le due ragazze? Forse era uno spettacolo che vi piaceva? Amici miei, aprite gli occhi, vi prego, ancora fate in tempo”. Don Carlo incalza: “Non è questa la strada giusta, la violenza e l'indifferenza davanti al male, vi porta alla morte. Vi rendete conto che siete fuori di voi quando iniziate a bere alcolici e a fumare? Possibile – chiede ancora il parroco con toni accorati - che invece di divertirvi con la gioia dello stare insieme dovete ricorrere alla violenza verbale e fisica? Cari giovani possiamo farcela, potete uscire da questo stato del ‘fan tutti così’. Potete intraprendere strade serie e buone e soprattutto – sostiene don Carlo - tornare a volervi bene e crescere insieme”.
Il parroco fa una riflessione rivolta anche agli adulti: “A monte abbiamo le crisi delle famiglie che hanno ‘gettato la spugna’ con i loro figli. Non riescono ad essere più autorevoli e ad essere una comunità educante – asserisce il sacerdote -. I genitori vorrebbero essere liberi senza responsabilità, non hanno capito che sono responsabilità dei loro figli, nel bene e nel male”.
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