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Vibo, scuola di Portosalvo: lo "strano" caso senza risposte

I lavori di messa in sicurezza dell’edificio rischiano di fare collassare il padiglione: a giorni i ragazzi prenderanno posto nella sede dell’ex Corap (zona industriale)

I bambini dell’Infanzia e della elementare di Portosalvo dovranno aspettare ancora qualche giorno e poi potranno fare ingresso nella nuova scuola, individuata nei locali in passato sede del Corap. La soluzione della tendopoli è stata accantonata; le proteste dei genitori hanno indotto dirigente e sindaco ad adottare una strada più prudente a garanzia dei più piccoli che nel “campus” allestito provvisoriamente non avrebbero potuto usufruire neanche di un bagno. Ma se una soluzione è stata trovata dopo le vibrate proteste dei genitori, tutto tace, almeno apparentemente, per quanto concerne la vecchia scuola.

L’edificio, secondo quanto accertato dai tecnici rischia di collassare, motivo per cui il sindaco ha disposto di non fare entrare i bambini il 20 settembre scorso. Ma da quel giorno nulla è trapelato; nè si sa cosa stiano facendo gli uffici di palazzo “Luigi Razza” per capire come sia stato possibile che i lavori che dovevano servire per la messa in sicurezza dell’edificio e quindi dei bambini e di tutto il personale scolastico abbiano finito per apportare solamente gravissimi pericoli per l'intero plesso. Progetti, appalti e lavori sono passati sotto il naso di tutti ma, evidentemente, con estrema superficialità.

La scuola attenzionata fin dal 2018, quando sono stati effettuati i primi interventi sulla vulnerabilità sismica, successivamente è stata sottoposta al rifacimento del tetto. Lavori per un importo di circa 100mila euro che a quanto pare avrebbero rappresentato il colpo di grazia per la stabilità dell'intero immobile.

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