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Madre 15enne riabbraccia il figlio “rapito” dal padre marocchino nel Catanzarese

Secondo quanto accertato dai giudici che sono intervenuti in tempo il 18enne (ex compagno della giovane) voleva espatriare col bimbo

Una giovanissima mamma potrà finalmente riabbracciare il suo bimbo di pochi mesi, dopo giorni di lontananza forzata e soprattutto, alla luce di come si stavano mettendo le cose, di profonda angoscia. Il ricongiungimento è stato disposto dal Tribunale di Catanzaro, dopo aver esaminato il ricorso presentato dai genitori della ragazza madre di soli 15 anni, con il quale è stata sottoposta all’attenzione dei giudici una storia controversa e complessa, che riguarda gli affetti più intimi e i legami personali più stretti. Una storia che coinvolge una mamma calabrese, residente in un comune del Catanzarese, che, ancora minorenne appunto, ha dato alla luce il suo primogenito, frutto della relazione con un ragazzo di 18 anni, nato in Italia, da genitori marocchini. L’amore fra i due finisce quasi subito, però, perché già a metà della gravidanza, i rapporti si incrinano; dopo il parto, il padre dichiara la nascita del bambino, omettendo, però, di indicare chi fosse la madre, poiché la giovane, secondo la sua drammatica testimonianza, impaurita dalla prospettiva di perdere il bimbo per come paventato dal legale del giovane, avrebbe acconsentito alla proposta che fosse solo il padre a riconoscere il piccolo.

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