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Catanzaro, pasti con oltre tre ore di ritardo: genitori puntano il dito contro il servizio mensa

Bambini, dai 3 ai 10 anni, attendano di avere un pasto anche fino alle 14,45, con quasi tre ore di ritardo, con la sola merenda del primo mattino

Cibo di ottima qualità, peccato per l’organizzazione. E’ questo il coro quasi unanime delle famiglie catanzaresi che, con l’avvio della mensa nelle scuole a tempo prolungato, hanno vissuto momenti di ansia per i bambini causata dai fortissimi ritardi nella consegna dei pasti.

Dopo settimane di frenesia per procurarsi lo Spid, iscriversi al servizio e, infine, scaricare la nuova applicazione del comune per prenotare i pasti, i primi giorni del servizio hanno avuto diverse lacune, monitorate e segnalate al coordinamento Catanzaro dell’Associazione Genitori in rete da insegnanti, bambini e genitori.

L’avvio della refezione scolastica, infatti, non è stato dei migliori: i pasti serviti non completi di tutte le pietanze previste dal menù e con diverse ore di ritardo hanno portato al pubblico “mea culpa” della ditta appaltatrice che attraverso un comunicato inviato agli organi di stampa ha ritenuto “necessario scusarsi con le famiglie e con le Dirigenti Scolastiche per i ritardi nell’erogazione del pasto avvenuta in data odierna (mercoledì 6 ottobre 2021, n.d.a.) in alcuni Plessi della Città" ed esentare gli utenti dal pagamento.

Scuse che, però, sono servite a poco perché nei giorni a seguire in tanti altri plessi, soprattutto a sud della città (dal quartiere Aranceto a quello marinaro), il pranzo è arrivato ben oltre l’orario stabilito. Il coordinamento Catanzaro dell’associazione Genitori in Rete, dopo aver raccolto i feedback provenienti dai diversi istituti cittadini, chiede maggiore attenzione e controllo all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Sergio Abramo.

Non è concepibile che bambini, dai 3 ai 10 anni, attendano di avere un pasto anche fino alle 14,45, con quasi tre ore di ritardo, con la sola merenda del primo mattino. Non è possibile servire ai più piccoli, iscritti alla scuola dell’infanzia e alle prime classi della primaria, cotolette non sminuzzate, tranci di pizza interi e frutta non sbucciata dagli addetti alla mensa.

Non è plausibile che pochissimi operatori servano decine di classi facendo arrivare sui banchi piatti freddi. Ed è proprio per queste ragioni che chiediamo massima attenzione nei confronti di fasce deboli che, come i bambini, devono ricevere trattamenti di qualità e prioritari, quindi si vigili costantemente sul rispetto degli orari di consegna e sulle modalità del servizio affinché le inefficienze che si sono verificate in questi giorni non caratterizzino in futuro la mensa a Catanzaro.

A tal proposito l’invito a tutti i dirigenti scolastici è quello di attivare al più presto la commissione mensa in ogni singolo istituto, un organo istituzionale attraverso il quale i genitori entrano nel merito del servizio, svolgendo tempestivamente attività di controllo della qualità e delle modalità della refezione scolastica.

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