Da oltre quarant’anni una fetta di territorio al confine tra le province di Catanzaro e Crotone era sottoposta a una stretta asfissiante che soffocava l’intera economia locale, dalle piccole attività commerciali alle imprese di ogni settore. Almeno fino a quando i carabinieri della Compagnia di Sellia Marina e del Comando provinciale hanno fatto scattare l’operazione “Big Bang”. Dopo mesi di indagini ora i sostituti procuratori della Dda di Catanzaro Domenico Guarascio e Veronica Calcagno hanno chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di 20 indagati. L’udienza preliminare si svolgerà davanti al gup del Tribunale di Catanzaro Pietro Carè l’8 novembre prossimo. Sono otto le parti offese individuate dalla Procura che potranno costituirsi parte civile. La Dda ha chiesto il processo per: Alfonso Mannolo, 82 anni, di San Leonardo di Cutro; Dante Mannolo, 53 anni, di Cutro; Pietruccia Scerbo, 46 anni, di Crotone; Pietro Scerbo, 74 anni, di Cutro; Mario Scerbo, 43 anni, di Crotone; Martino Andrea Sirelli, 43 anni, di Sellia Marina; Mario Falcone, 67 anni, di Cutro; Leonardo Falcone, 43 anni, di Cutro; Marco Falcone, 43 anni, di Crotone; Leonardo Curcio, 52 anni, di Torino; Leonardo Trapasso, 52 anni, di Cutro; Tommaso Trapasso, 43 anni, di Cutro; Salvatore Macrì, 43 anni, di Cropani; Antonio Scicchitano, 49 anni, di Botricello; Giuseppe Talarico, 36 anni, di Catanzaro; Volodymyr Nemesh, 32 anni, di nazionalità ucraina; Moreno Bertucci, 50 anni, residente a Sellia Marina; Giuseppe Capicotto, 47 anni, di Catanzaro; Egidio Zoffreo, 49 anni, di Cutro; Giovanni Zoffreo, 27 anni, residente a Botricello; Fabio Mannolo, 35 anni, di Crotone.
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