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Catanzaro, i messaggi in codice delle vedette: occhio che c’è la “mamma” in giro

Ecco il sistema con cui i gruppi rom controllavano il territorio

«Ci sono gli "sbirri" in borghese, sbrigati». È una delle intercettazioni contenute nell’ordinana “Aesontium” che martedì ha portato all’arresto di 21 persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti, furto ed estorsione. Nella conversazione captata dagli inquirenti, è una delle vedette a dare l’allarme. Un ruolo affidato soprattutto alle donne. Come Romina Veronica Di Cataldo per la quale è stata disposta la custodia in carcere. Secondo l’accusa la 28enne «collabora nell'attività di spaccio al minuto di sostanza stupefacente ed al suo preventivo occultamento, si occupa del controllo del territorio fungendo da vedetta per segnalare la presenza delle forze dell’ordine». In un dialogo intercettato la ragazza sembra gestire l’arrivo dei clienti. «No digli, però digli di aspettare che mi hanno mandato al pontino dice che sono passati...», poi parlando con una persona che le è accanto aggiunge: «Fermalo che ci sono i Carabinieri fuori». Anche la 42enne Francesca Martelli, detta Subaru, ha i suoi occhi sul quartiere. Anche in questo caso è una ragazza a dare l’allarme: «Mi hanno chiamato che dice che c'era la "mamma" in giro».

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