Assolti "perché il fatto non sussiste", questa la decisione del Gup di Catanzaro Gabriella Logozzo per Giuseppina Ranieri, 54 anni, e Angelo Gullà, 54 anni, legale rappresentante e vice presidente del Centro disabili Prisma Onlus, associazione di San Sostene (Catanzaro) che si occupa di favorire l’inserimento sociale e supportare i familiari dei ragazzi diversamente abili. Entrambi erano finiti a processo con l'accusa accusati di truffa e malversazione ai danno dello Stato.
In particolare Ranieri e Gullà, difesi dagli avvocati Vincenzo Ioppoli e Angela La Gamma, erano finiti sotto inchiesta per aver distratto, per finalità personali, oltre 600mila euro di contributi pubblici destinati all’assistenza e all’ospitalità di 17 persone diversamente abili, ospiti del centro di riabilitazione. Con i soldi erogati dalla Regione Calabria, i rappresentanti della “Prisma” avrebbero comprato elettrodomestici, smartphone, computer di ultima generazione, giocattoli, cosmetici, strumenti musicali e addirittura una cucina. Nel corso delle indagini erano stati sequestrati beni immobili e dei conti correnti nelle disponibilità dei due indagati per un valore totale di 262mila euro. Il pm Anna Chiara Reale, titolare del fascicolo, aveva chiesto la condanna per entrambi a 2 anni e 4 mesi di reclusione. Il gup ha invece accolto le tesi difensive assolvendo Ranieri e Gullà perché il fatto non sussiste.
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