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Vibo, chiusa la sala operatoria di Ginecologia: era stata inaugurata 2 anni fa

Gli impianti elettrici e di climatizzazione presenterebbero delle palesi criticità

Verifiche interne sono ancora in atto. Il commissario dell’Asp Maria Bernardi intende vederci chiaro. Quanto accaduto nella sala operatoria di ginecologia dell’ospedale Jazzolino, inaugurata neanche due anni fa, è inaccettabile. Gli impianti elettrici e di climatizzazione presenterebbero delle palesi criticità. Pertanto una struttura nuova di zecca è stata immediatamente chiusa e tutti gli interventi chirurgici attenenti la sfera ginecologica sono stati trasferiti nel blocco operatorio centrale. Nessun problema, invece, per quanto attiene le sale parto dove i ginecologi e le ostetriche possono continuare ad operare senza alcun problema.

La chiusura della sala operatoria di ginecologia risale a dieci giorni fa, ma la notizia è trapelata soltanto ieri ed a renderlo noto è stata la stessa commissaria dell’Asp che sta cercando di fare l’impossibile per migliorare le condizioni strutturali e dell’impiantistica dello Jazzolino. E quando si parla di sale operatore inadeguate scatta subito il campanello d’allarme. La tragedia immane che nel 2007 scosse il mondo sanitario e toccò la Calabria e l’intero Paese con la morte di Federica Monteleone è ancora viva e difficilmente potrà essere cancellata. La sedicenne, come si ricorderà perse la via a causa di un black-out in una sala operatoria provvisoria durante un intervento ritenuto di routine come può essere quello di appendicectomia.

Tornando ad oggi in via del tutto precauzionale di fronte alle anomalie che la sala operatoria presentava, anche sulla scorta di una relazione dei tecnici dell’Asp, la commissaria non ha avuto alcuna esitazione. In questi giorni, tuttavia, sono iniziate le verifiche necessarie per arrivare a capo di tutta la vicenda.

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