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Inchiesta Petrolmafie a Vibo, 9 indagati chiedono di patteggiare

Altri 18 ottengono di essere giudicati con il rito abbreviato

Nuove richieste di patteggiamento e di rito abbreviato sono state formalizzate ieri nel corso dell’udienza preliminare scaturita dall’inchiesta Petrolmafie. Inoltre il gup Matteo Ferrante ha disposto lo stralcio della posizione di Gabriele La Barbera per difetti di notifica. Hanno scelto di patteggiare Alberto Pietro Agosta, di Catania; Enrico Agosta di Catania; Gennaro Basile di Napoli, Luigi Borriello di Torre del Greco, Raffaele Celotto di Napoli, Francesco Reugeri di Motta Sant’Anastasia, Antonino Signorello, di Belpasso, Ciro Sodano di San Giorgio a Cremano e Giuseppe Terranova di Vibo Valentia. Accedono, almeno per il momento, al rito abbreviato in 18 : Francescantonio Anello di Filadelfia, Giuseppe Barbieri di Sant’Onofrio; Armando Carvelli di Crotone, Giovanni Carvelli di Petilia Policastro; Gerardo Caparrotta; Salvatore Giorgio di Catanzaro; Vincenzo Zera Falduto di Reggio Calabria, Giocchino Falsaperla di Catania, Filippo Fiarè di San Gregorio d’Ippona, Pasquale Gallone di Nicotera, Marco Lione di Terzigno, Giuseppe Mercadante di Casal di Principe, Antonio Ricci di Montecorvino Pugliano, Alessandro Primo Tirendi di Gravina di Catania, Francesco Mancuso di Limbadi, Daniele Prestanicola di Maierato; Domenico Rigillo di San Vito sullo Ionio, Orazio Romeo di Acireale. Gli indagati devono rispondere a vario titolo di associazione di stampo mafioso, associazione per delinquere finalizzata a commettere delitti di estorsioni, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche, intestazione fittizia di beni, evasione delle imposte e delle accise anche mediante emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Reati tutti aggravati dal fine di agevolare i clan.

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