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La gang dei permessi di soggiorno illegali a Crotone. Un investigatore racconta l’inchiesta

La testimonianza dell’ex capo della Mobile Nicola Lelario che ha condotto le indagini

«In una circostanza è stato anche accertato che la residenza (fasulla), di un immigrato corrispondesse con la sede del Partito democratico di Botricello». Parte da qui il racconto dell’inchiesta “Ikaros” da parte di Nicola Lelario, l’ex capo della Squadra mobile di Crotone che ha condotto le indagini. Il vicequestore della Polizia di Stato, oggi in servizio alla Questura di Milano, chiamato ieri a testimoniare dal pubblico ministero Alessandro Rho, ha parlato per diverse ore durante il processo di primo grado a carico di 10 imputati, scaturito dall’operazione scattata lo scorso 17 febbraio con l’esecuzione di 24 arresti. Com’è noto, dall’attività investigativa sarebbero emerse due presunte associazioni a delinquere - formate da avvocati, poliziotti, mediatori culturali e altri pubblici ufficiali - che tra il 2017 e 2020 avrebbero lucrato sulle pratiche per i permessi di soggiorno “facili” concessi agli immigrati.

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