Un territorio che conta 80mila abitanti fra Nicastro, Sambiase e S. Eufemia che dispone di una sola ambulanza 118 per le emergenze. È la triste realtà che, ancora una volta, ruota attorno all’ospedale “Giovani Paolo II” ma che, in maniera più ampia, trattandosi di un centro che interessa territori limitrofi, abbraccia anche l’area del Reventino: se a chiamare il 118 sono più persone contemporaneamente i tempi di attesa e di attivazione del servizio sono molto lenti, toccando anche l’ora di attesa. Una situazione che ha dell'incredibile se si pensa che proprio le ambulanze rappresentano il mezzo "salva vite" più importante e più celere. Il rischio è che nel frattempo alcuni pazienti con patologie gravi peggiorino o addirittura possano non farcela. È quanto accade spesso ma i drammi sono troppi per contarli. Lamezia dispone di un’unica ambulanza con medico a bordo. Inutili gli appelli degli operatori sanitari e del 118 in perenne affanno. Situazione ulteriormente aggravata a causa del tempo impiegato a fare tamponi appena il paziente arriva in pronto soccorso. Ma il Covid19 non fa altro che mettere in evidenza un disservizio tanto grave e già esistente da oltre 2 anni. Stessa cosa può dorsi quando in città avvengono 2 incidenti nella stessa ora e l’unica ambulanza non sa come muoversi per sopperire a più emergenze.
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