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Catanzaro, furto nell’azienda sotto sequestro. Rubati camion, attrezzi e computer

Colpo nel cementificio del gruppo Lobello. Il valore dei beni sottratti all’impresa supererebbe i 100mila euro. Tra poche settimane è prevista la sentenza dell’inchiesta Coccodrillo

Prima il sequestro e poi il furto da almeno centomila euro. Protagonista il gruppo imprenditoriale che fa capo alla famiglia Lobello di recente finita al centro dell’inchiesta “Coccodrillo” coordinata dalla Dda di Catanzaro. Il 20 ottobre scorso, ma la notizia si è appresa solo ieri, è stato denunciato un maxi furto avvenuto nel cementificio Cal.Bi alla periferia di Catanzaro e già sottoposto a sequestro dalla Guardia di Finanza nello scorso mese di aprile. Secondo quanto trapelato sarebbero stati sottratti tre autocarri, quattro computer, tre decespugliatori, varie matasse di ferro e chiodi, persino i pneumatici di una Fiat Panda e di un’Audi A5 e 6 avvitatori. A denunciare l’episodio ai carabinieri è stato l’amministratore unico della società. L’uomo ha raccontato ai militari dell’Arma di essersi recato in azienda insieme alla moglie e di aver notato delle anomalie sul cancello. Ha spiegato che da quando il cementificio è stato sottoposto a sequestro saltuariamente si reca nella fabbrica per verificare lo stato dei mezzi. Quella mattina avrebbe notato che il cancello automatico non si apriva con il telecomando. Entrato nel cantiere i suoi sospetti si sono subito tramutati in realtà. La porta d’ingresso dell’edificio adibito a ufficio e magazzino era stata scardinata e aperta. Secondo quanto denunciato ai carabinieri i ladri avrebbero portato via beni per oltre centomila euro di valore.

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