Almeno una volta l’anno è la loro “festa” ma il contesto non migliora decisamente: il Cimitero comunale non dà segni di svolta e continua ad annaspare nell’approssimazione. Per chi sperava che la gestione commissariale portasse al fatidico salto di qualità, è rimasta soltanto tanta amarezza.
«Sembrava che qualcosa si stesse muovendo – la delusione di alcuni napitini che ricordano le critiche e le aspre rimostranze degli stessi commissari all’indomani della prima ricognizione al Camposanto – ma oltre a scandalizzarsi e a bocciare lo stato in cui versava il Cimitero, di fatto nulla è cambiato».
Il percorso sconnesso per raggiungere i propri defunti, l’intreccio dei fili della corrente elettrica volanti o penzolanti, la vegetazione che invade strade e cappelle, oltre a materiale di risulta che, a seguito di qualche lavoro, giace negli angoli di qualche cappella (nel Cimitero nuovo) o stipato nei loculi vuoti (nella struttura vecchia), sono ancora là. Manca una settimana al 2 novembre, ma si tratta della settimana più “movimentata” dell’anno.
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