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Crotone, spaccio di droga nel quartiere dei rom. Il pm: giudizio immediato per 11 indagati

L’inchiesta “Autogol” contro una presunta rete di pusher. La gang “tradita” ad un complesso sistema di telecamere

«C’è l’evidenza della prova». La Procura di Crotone con questa motivazione ha chiesto il giudizio immediato per le 11 persone coinvolte nell’inchiesta “Autogol”, che il 13 maggio scorso ha smantellato una presunta rete di spacciatori di cocaina e hashish attiva nel quartiere rom di via Acquabona.
L’istanza è stata depositata dal pm Andrea Corvino, titolare del fascicolo, nella cancelleria del Gip del Tribunale. Il quale, entro 5 giorni, dovrà decidere se disporre il processo (che prevede di saltare l’udienza preliminare), oppure rigettare la richiesta. In caso di giudizio immediato, nei successivi 15 giorni gli imputati potranno optare per un rito alternativo: abbreviato o patteggiamento.
Sotto accusa sono finiti: Massimino Berlingeri (45 anni), Leonardo Pio Berlingeri (21), Antonio Berlingieri (64), Damiano Bevilacqua (36), Francesca Manetta (46), Romina Manetta (41), Armando Passalacqua (32), Cosimo Passalacqua (46), Domenico Passalacqua (22) Francesco Schipani (49) e Giuliana Veneziano (20), tutti di Crotone. Per gli indagati, galeotto è stato il sistema di videosorveglianza installato da Massimino Berlingeri all’esterno della sua abitazione per monitorare i locali dell’ex liceo “Gravina”, immobile in disuso adibito a deposito di sostanze stupefacenti, armi e munizioni. Infatti, grazie al sequestro di quelle telecamere, avvenuto febbraio 2020 nell’ambito di un blitz antidroga, i carabinieri della Compagnia di Crotone hanno documentato e ricostruito 90 episodi di cessioni di droga sia nella piccola veranda del 45enne, sia dentro l’ex edificio scolastico. Da qui il nome “Autogol” dato poi all’operazione.

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