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Reggio Calabria, morte ex presidente Catanzaro calcio Cosentino: chiesto il processo per 4 medici

Rocco Giuseppe Greco di Castiglione Cosentino

La Procura di Reggio ha chiesto il rinvio a giudizio di 4 medici per il decesso post intervento chirurgo dell'imprenditore Giuseppe Cosentino, un passato da presidente del Catanzaro Calcio e "main sponsor" della Reggina negli anni della serie A. Il procuratore aggiunto Gaetano Calogero Paci e il Pm Nunzio De Salvo hanno chiesto il rinvio a giudizio di Antonio Diomede Trimarchi, Luca Messina, Maurizio Tescione e Domenico Antonio Foti perché a vario titolo "cagionavano la morte di Giuseppe Cosentino in seguito all'intervento eseguito presso la Casa di Cura Villa Caminiti a Villa San Giovanni". Parte offesa nel procedimento la figlia dell'imprenditore deceduto.

Nelle settimane scorse agli indagati era stato notificato l'avviso di conclusione indagini, per omicidio colposo, firmato dal procuratore Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto Gerardo Dominijanni e dal pm Nunzio De Salvo. L'imprenditore aveva subito un intervento chirurgico nella clinica «Villa Caminiti» di Villa San Giovanni. Quando le sue condizioni si sono aggravate, Cosentino è stato trasferito prima nell’ospedale di Polistena, in provincia di Reggio Calabria, e poi nel reparto di rianimazione dell’Azienda ospedaliera «Mater Domini» di Catanzaro dove è morto il 13 luglio 2020. L’ex presidente del Catanzaro Calcio, secondo l’accusa, sarebbe stato operato di colecistectomia per via laparoscopica nonostante le linee guida avrebbero imposto di rinviare l'intervento di almeno 12 mesi da un precedente impianto di stent coronarici effettuato nel settembre 2019. Stando all’indagine, «in assenza di una condizione d’urgenza che giustificava l’intervento chirurgico», Cosentino sarebbe stato esposto «al rischio concreto di emorragia addominale, di fatto verificatasi». La decisione di operare, presa dal responsabile dell’equipe medica, secondo gli inquirenti, non sarebbe stata contrastata né dall’anestesista né dal consulente cardiologo. Il medico di guardia, infine, non avrebbe effettuato «un’adeguata fase di monitoraggio post operatorio del paziente».

Udienza preliminare fissata al 6 dicembre davanti al Gup di Reggio Calabria dottoressa Mennella.

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