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Sanità a Vibo, livelli di assistenza a picco: ora il nodo delle guardie mediche

Ospedali e medicina territoriale alle prese con i disagi di ogni giorno. Giovedì in programma la riunione della Conferenza dei sindaci. Dovrà prendere atto della carenza di personale in molte postazioni

Protestano i sindaci, protestano i cittadini, lo stesso personale medico non nasconde le perplessità per una sanità sempre più col fiato corto. Non c’è angolo del Vibonese che non sia alle prese con disagi diffusi nella gestione dei servizi sanitari. Non c’è giorno che non venga meno un’attività, non c’è giorno che un ambulatorio non chiuda i battenti per mancanza di medici specialisti. Sono, poi, pressochè chimerici i livelli essenziali di assistenza e non sono pochi gli utenti che abbandonano anche l’idea di curarsi.
E per mancanza di medici sono in sofferenza le postazioni di continuità assistenziale sulle quali l’Asp tende ad azionare la scure dei tagli invece di avviare il bando per l’assunzione dei 23 medici titolari mancanti in organico. Nei giorni scorsi è toccato proprio al commissario straordinario dell’Asp vibonese Maria Bernardi sbarrare la strada alla proposta del management tesa ad accorpare altre sei postazioni di guardia medica sparse sul territorio compreso tra il litorale e le Serre. Di tutto questo, peraltro, si parlerà giovedì prossimo nella Conferenza dei sindaci convocata per le 15,30 nell’aula consiliare del Comune di Vibo.
La levata di scudi contro l’Asp non dovrebbe mancare.

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