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Catanzaro, vietato l’utilizzo dell’acqua in tutta l’area del quartiere Giovino

L’acqua può essere usata solo per la pulizia della casa ed il funzionamento degli impianti sanitari

In seguito ai risultati delle analisi effettuate sui campioni prelevati dall’unità operativa Igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Asp di Catanzaro, dai quali è emersa la non conformità al parametro Pseudomonas aeruginosa nel punto di prelievo di località Giovino, Palazzo De Nobili ha diramato un’ordinanza che vieta l’utilizzo dell’acqua per il consumo umano in tutta l’area del quartiere Giovino e nelle vie lungomare Pugliese fino all’incrocio con via Caprera, lungomare Toraldo, Vigliarolo, Anania, Bedarida, de Fiore, Fondacaro, Lacquaniti, Toraldo, Lenormant, Sant’Elena, Stromboli, Strada 30, Padre Pio, Caprera, Martiri di Cefalonia, Aristippo, Rodio, Cagliari e Dandolo.

In questa zona è vietato utilizzare l’acqua erogata dalla rete comunale per il lavaggio e la preparazione degli alimenti, l’igiene orale, il lavaggio stoviglie o utensili da cucina, il lavaggio di apparecchiature sanitarie e il lavaggio oggetti dell’infanzia. L’acqua può essere usata solo per la pulizia della casa ed il funzionamento degli impianti sanitari e per l'igiene della persona con l'esclusione dell'igiene orale e degli scopi sopra citati.

La protesta de "I quartieri"

«Analisi non conformi ai parametri, e divieto d’uso umano, dell’ acqua della rete comunale in località Giovino, anche questa è l’ennesima sciagura lasciata alla città dall’era Abramo. Infatti si è appreso dagli organi di informazione che è stata diramata una ordinanza di divieto ad utilizzare per il lavaggio e la preparazione degli alimenti, l’igiene orale, il lavaggio stoviglie o utensili, l’acqua che i catanzaresi pagano al comune e che dovrebbe scorrere dai rubinetti nelle case in totale sicurezza ed igiene alimentare. Purtroppo non è la prima volta che accade in città, e non si capisce nemmeno quali siano le cause che ingenerano tali disservizi, cagionati in seguito ai risultati delle analisi effettuate sui campioni prelevati dall’Unità Operativa Igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Asp di Catanzaro». Lo ha affermato, in una nota, Antonio Nisticò, coordinatore cittadino dell'associazione "I quartieri". «Le analisi hanno fatto emergere la non conformità al parametro Pseudomonas Aeruginosa nel punto di prelievo di località Giovino. L’ordinanza vieta l’utilizzo dell’acqua per il consumo umano in tutto il quartiere Giovin o e nelle vie lungomare fino all’incrocio con via Caprera, lungomare Toraldo, Vigliarolo, Anania, Bedarida, de Fiore, Fondacaro, Lacquaniti, Toraldo, Lenormant, Sant’Elena, Stromboli, Strada 30, Padre Pio, Caprera, Martiri di Cefalonia, Aristippo, Rodio, Cagliari e Dandolo. Chiediamo allora al primo cittadino di chiarire il perché di questo grave disservizio, spiegando ai cittadini contribuendo cosa ha portato all’alterazione dei parametri di legge? Per noi è grave che l’acqua può essere usata solo per la pulizia della casa ed il funzionamento degli impianti sanitari e per l’igiene della persona con l’esclusione : dell’igiene orale, per il lavaggio e la preparazione degli alimenti, il lavaggio stoviglie da cucina, il lavaggio di apparecchiature sanitarie e il lavaggio oggetti dell’infanzia».

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