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Pizzo, quartieri ridotti a discariche. Braccio di ferro tra ditta e... incivili

Da lunedì scorso emergenza igienico sanitario nel centro storico e sulle vie adiacenti

Le micro-discariche che si sono formate in diversi punti del territorio da diversi giorni, inesorabilmente, sono sotto gli occhi di tutti. Uno scenario che offende i cittadini e gli stessi visitatori, e danneggia l’immagine di una cittadina vocata al turismo ma frenata nella crescita forse da troppa improvvisazione. Si cerca di fare quanto necessario ma, garantire gli standard di vita, continua ad essere una strada in salita. Mentre gli operai comunali (guidati dal geom. Roberto Carchedi) e l’Anas cercano di pulire i margini delle strade (ieri operativi sulla Statale 18 nei pressi delle palazzine Pitaro), in città si fanno i conti coi rifiuti che improvvisamente sono apparsi in ogni angolo. L’impegno della ditta che gestisce il servizio unificato di spazzamento e raccolta c’è, ma si scontra spesso con qualche incivile refrattario alle regole. Specie da quando ha attivato il pugno di ferro: molti avrebbero preferito continuare sulla linea già tracciata e dunque lasciare le buste colorate col relativo rifiuto nei giorni prestabiliti, perché i mastelli codificati sono ingombranti e poco agevoli (soprattutto per gli anziani) e non consentono di smaltire tutto il materiale prodotto (specie carta e plastica).

 

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