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Pizzo nella "rete" dei truffatori, raffica di denunce

I carabinieri hanno chiuso il cerchio su numerose indagini riuscendo a individuare i responsabili che si nascondevano con falsi profili sul web

Stretta sulle truffe via web. I carabinieri della locale stazione chiudono il cerchio su diverse attività di indagine avviate nei mesi scorsi. Sono stati infatti portati a termine e depositati alla Procura della Repubblica di Vibo gli esiti di attività volte al contrasto dei reati di truffa che stanno moltiplicandosi sul web.

I militari di Pizzo coordinati dalla Procura della Repubblica di Vibo guidata dal procuratore Camillo Falvo, al termine di controlli incrociati – tra accertamenti bancari ed analisi dei tabulati di traffico telefonico – hanno individuato e deferito in stato di libertà per truffa aggravata, diverse persone: a marzo è stata messa spalle al muro una casalinga napoletana di 58 anni che, in concorso con un’altra persona non ancora individuata, aveva indotto un pensionato ad effettuare una ricarica di 1200 euro su una carta ricaricabile. Qualche giorno dopo, sono stati individuati e deferiti un operaio rumeno di 54 anni ed un crotonese di 37, perché in concorso tra loro avevano messo in vendita una Playstation 4 al prezzo di 150 euro, incassando così il denaro da un marittimo sempre di Pizzo, senza però effettuare alcuna spedizione. Il mese successivo, è stata la volta di un 30enne napoletano che aveva indotto un cuoco napitino ad effettuare un bonifico di 250 euro credendo di stipulare una polizza assicurativa Rca online rivelatasi poi fasulla.

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