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'Ndrangheta, il monito del prefetto di Catanzaro: "Fare attenzione sui fondi del Pnrr"

Maria Teresa Cucinotta

«Per i primi trimestri dell’anno i dati dell’Osservatorio nazionale sugli atti intimidatori agli amministratori locali, non solo per la Calabria ma per tutt'Italia, danno un trend in aumento di circa il 16%: questo dà il segno che nel 2020 c'è stata una diminuzione forse proprio per effetto del Covid e invece ora c'è una ripresa che ci porta a mantenere alta l’attenzione».

Lo ha detto il prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, che oggi ha presieduto un incontro con l’Anci, vertici delle forze dell’ordine e i sindaci della provincia sul tema delle intimazioni agli amministratori locali.

«Un’attenzione ancora più mirata - ha aggiunto Cucinotta - perchè arrivano i fondi del Pnrr, fondi di cui la Calabria ha particolare bisogno perchè la ripresa qui è ancora più importante trattandosi di un territorio più fragile. Quindi l’attenzione e la coesione di tutta la squadra Stato - ha spiegato - devono essere altissime, dobbiamo essere tutti sentinelle sul territorio e stare in guardia per evitare che questi soldi possano finire nelle grinfie della criminalità organizzata. Per questo ci vuole una presa di coscienza di tutti. I sindaci devono sapere di avere al loro fianco lo Stato, di cui sono peraltro parte essenziale, e dobbiamo essere tutti consapevoli di dover lottare tutti dalla stessa parte, fronteggiare questo fenomeno che affligge il territorio. Sappiamo bene - ha ricordato il prefetto di Catanzaro - che la 'ndrangheta in questo momento è l’organizzazione criminale più forte, più potente e più ricca grazie al traffico della cocaina e quindi ha parecchi soldi da investire. Non a caso la Lombardia è schizzata al primo posto nei primi 9 mesi del 2021 come atti intimidatori: la dice lunga sul fatto che, come diceva anche il procuratore Gratteri in recenti interviste, la 'ndrangheta investe al Nord, nei posti dove c'è più possibilità di investire».

Sugli attentati di Siderno: "Unità contro le intimidazioni"

«La vicenda di Siderno è molto emblematica perchè mette in stretta relazione gli atti intimidatori e lo scioglimento dei Comuni, sono due fenomeni che vanno di pari passo». A dirlo è stata il prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, a margine di un incontro sulle intimazioni nei confronti degli amministratori locali, commentando con i giornalisti l’escalation di attentati contro l’amministrazione comunale di Siderno, in provincia di Reggio. «La vicenda di Siderno - ha aggiunto Cucinotta - è emblematica del fatto che si vogliano riportare le condizioni a livello di infiltrazione criminale a prima dello scioglimento. E’ quindi importante fare questo collegamento, è importante quindi che si denunci, è importante che ci sia unità di intenti, che ci si rivolga allo Stato e lo Stato farà la sua parte come ha sempre fatto stando accanto agli amministratori. Penso che in questo momento - ha concluso il prefetto di Catanzaro - l’azione dello Stato sia corale da tutti punti di vista, sia in termini di impegni finanziari sia di impegno per il rafforzamento del personale sia di impegno contro la criminalità organizzata».

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