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Crotone, omicidio Parretta: ergastolo per Gerace confermato in Appello

L'uomo era entrato in casa ed aveva sparato contro il diciottenne colpendolo al fianco, ad una spalla e poi al petto, da distanza ravvicinata

Giuseppe Parretta e Salvatore Gerace

Ergastolo confermato in appello per il 59enne di Crotone Salvatore Gerace, reo confesso dell'omicidio del 18enne Giuseppe Parretta assassinato a colpi di pistola il 13 gennaio del 2018 nel centro storico di Crotone. La Corte d'Assise d'Appello di Catanzaro presieduta da Fabrizio Cosentino (Abigail Mellace consigliere), ha da poco emesso la sentenza che ha confermato in ogni sua parte la decisione emessa il 5 dicembre 2019 dai giudici di primo grado. Il collegio ha di fatto accolto le richieste dell'accusa e delle parti civili (tra i quali la mamma e la sorella di Giuseppe e il Comune di Crotone).

La storia

Era il 13 gennaio del 2018, e Giuseppe Parretta, poco più che 18enne, da pochi minuti era tornato a casa, al piano terra della struttura che ospitava nel centro storico di Crotone, anche la sede dell'associazione “Libere donne”, presieduta dalla madre Caterina Villirillo. Nella piccola abitazione c'era tutta la sua famiglia: la mamma, sua sorella Benedetta, il suo fratellino e la sua fidanzata Ester. Poco dopo le 16.30 – hanno poi raccontato i testimoni – Gerace, che abitava accanto, era entrato in casa ed aveva sparato contro il ragazzo colpendolo al fianco, ad una spalla e poi al petto, da distanza ravvicinata. Quindi si era barricato nel suo appartamento. Agli agenti che lo avevano arrestato, aveva raccontato di aver agito perché era convinto che i suoi vicini lo spiassero per conto di qualcuno che voleva ucciderlo.

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