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Scomparsa di Lea Garofalo, fiaccolata e intitolazione strada per non dimenticare

Lea Garofalo

Domani, mercoledì 24 novembre, ricorre il dodicesimo anniversario della scomparsa di Lea Garofalo, testimone di giustizia, nata a Petilia Policastro (Crotone) uccisa a Milano dal suo ex compagno e dalla 'ndrangheta dopo che aveva scelto di allontanarsi dalla famiglia e collaborare con i magistrati. Come ogni anno, a partire dalla tragica notte del 24 novembre 2009, quando la donna fu sequestrata e poi uccisa, il coordinamento milanese di Libera, insieme al Comune di Milano e al Presidio di Libera "Lea Garofalo", promuove un momento di commemorazione.

"Quella di Lea Garofalo - dichiara l’assessora ai Servizi Civici e Generali Gaia Romani, che porterà il suo saluto in rappresentanza dell’Amministrazione comunale al Giardino di viale Montello - è una storia di coraggio e ribellione. Di una donna e di una madre che, per amore della libertà e di sua figlia Denise, sfidò la 'ndrangheta e le regole di omertà che regolano quella cultura. E Milano, la città che Lea scelse fuggendo dalla Calabria, ha il dovere di ricordare chi è stata vittima due volte: della mafia e della violenza contro le donne. A distanza di dodici anni, la sua eredità continua a essere un monito per le istituzioni e un esempio per tante donne che trovano la forza di ribellarsi e liberarsi dall’oppressione mafiosa. Dodici anni dopo il suo sorriso è più vivo che mai, in quello di sua figlia Denise, a cui va il nostro affetto, e soprattutto nel nostro impegno contro ogni forma di crimine organizzato e a difesa della legalità" conclude.

Il programma di quest’anno, promosso da Libera con il patrocinio del Comune di Milano, prevede un momento di memoria con una fiaccolata che partirà dall’Arco della Pace e si concluderà in viale Montello, nel Giardino antistante alla casa dove Lea ha vissuto, uno spazio un tempo degradato e oggi recuperato alla vita sociale e intitolato alla sua Memoria.

Strada intitolata a Campobasso

Campobasso avrà una strada o una piazza dedicata a Lea Garofalo. Questa mattina in Consiglio comunale è stata approvata all’unanimità una mozione in materia presentata dai consiglieri del centrosinistra. «La nostra città - ha detto il sindaco Roberto Gravina - ricorderà e trasmetterà la memoria di ciò che la vita di Lea Garofalo ha voluto rappresentare con il suo coraggio e la sua capacità di non piegarsi alle nefaste consuetudini mafiose e ringrazio i consiglieri del Pd e di La Sinistra per Campobasso per aver portato l’attenzione sulla sua figura proprio in questi giorni particolari, infatti la morte per Lea Garofalo giunse, purtroppo, proprio nel mese di novembre, un mese dedicato anche istituzionalmente ad iniziative di promozione delle Pari Opportunità e di contrasto alla violenza e alle discriminazioni». Lea Garofalo, uccisa dall’ex compagno per non avere voluto rispettare il vincolo mafioso del silenzio ed avere, invece, testimoniato sulle faide interne tra la sua famiglia in Calabria e quella del suo ex compagno Carlo Cosco, è entrata nel programma di protezione per i collaboratori di giustizia nel 2002, insieme alla figlia Denise, trasferendosi poco dopo a Campobasso, dove è rimasta fino alla sua scomparsa a Milano, il 24 novembre 2009, e dove era riuscita a sfuggire ad un tentativo di rapimento messo in atto dall’ex compagno.

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