Tutto da chiarire. Il rogo che sabato mattina ha distrutto la Lico Santo Srl presenta i connotati di un male oscuro che in poche ore ha divorato i magazzini dell’azienda, ridotto in cenere i materiali e bruciato sette mezzi della stessa ditta.
Ma non è tutto perché il fumo ha ha fatto il resto: ha invaso e annerito i locali aditi ad uffici ubicati sempre al piano terra di via De Gasperi rendendoli inagibili. Danni pesantissimi che non sono stati ancora quantificati ma che si presume siano ingenti. Al vaglio dei tecnici e degli inquirenti ci sono anche le condizioni di alcune zone del solaio, in particolare nella parte dei magazzini dove il fuoco è stato devastante.
Su quanto accaduto, anche se l’ipotesi del primo momento è quella di un corto circuito, le indagini vanno avanti. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco tra i primi ad arrivare alle prime luci dell’alba di sabato scorso e costretti a lottare per ore prima di riuscire a spegnere il rogo, anche gli agenti della squadra Mobile, con il dirigente Fabio Di Lella che dopo il primo difficile sopralluogo s’è messo subito in contatto con il magistrato di turno Lo Toro.
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