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Stalettì, il 25 novembre di un anno fa il femminicidio di Loredana

Nella giornata contro la violenza sulle donne la mente torna alla tragedia

Il luogo del delitto; nel riquadro, Loredana Scarone

Un anno fa l’ultima tragedia che ha spezzato la vita a Loredana Scalone, uccisa con 28 coltellate a Stalettì. Un femminicidio che ha ferito non solo per la violenza con cui il suo compagno si è scagliato contro la donna che le aveva offerto amore, ma per la tempistica di un episodio che ha macchiato di sangue la giornata dedicata al ricordo delle vittime di violenza e alla sensibilizzazione contro ogni forma di sopruso contro le donne. Stalettì non lo ha dimenticato e, a un anno dalla scomparsa di Loredana, dedica al suo ricordo la cerimonia commemorativa che si svolgerà lungo il viale adiacente il convento di San Gregorio, in cui è stata collocata la panchina rossa, nella giornata dell’8 marzo scorso, per tenere vivo il suo ricordo. «L’episodio - spiegano il sindaco Alfonso Mercurio e il vicesindaco Rosario Mirarchi - ha lasciato un segno indelebile. Loredana era una mamma, una sorella e una lavoratrice che non è riuscita a comprendere quanto la mente umana possa diventare pericolosa. Sarà difficile dimenticarla e non vogliamo farlo». Dopo quello non si sono registrati altri femminicidi, ma il fenomeno connesso con la violenza sulle donne non ha subìto un calo sul territorio.

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