Un anno fa l’ultima tragedia che ha spezzato la vita a Loredana Scalone, uccisa con 28 coltellate a Stalettì. Un femminicidio che ha ferito non solo per la violenza con cui il suo compagno si è scagliato contro la donna che le aveva offerto amore, ma per la tempistica di un episodio che ha macchiato di sangue la giornata dedicata al ricordo delle vittime di violenza e alla sensibilizzazione contro ogni forma di sopruso contro le donne. Stalettì non lo ha dimenticato e, a un anno dalla scomparsa di Loredana, dedica al suo ricordo la cerimonia commemorativa che si svolgerà lungo il viale adiacente il convento di San Gregorio, in cui è stata collocata la panchina rossa, nella giornata dell’8 marzo scorso, per tenere vivo il suo ricordo. «L’episodio - spiegano il sindaco Alfonso Mercurio e il vicesindaco Rosario Mirarchi - ha lasciato un segno indelebile. Loredana era una mamma, una sorella e una lavoratrice che non è riuscita a comprendere quanto la mente umana possa diventare pericolosa. Sarà difficile dimenticarla e non vogliamo farlo». Dopo quello non si sono registrati altri femminicidi, ma il fenomeno connesso con la violenza sulle donne non ha subìto un calo sul territorio. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro