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Natuzza, il santuario di Paravati resta chiuso

Si allungano i tempi per l’apertura al culto del santuario di Paravati voluto dalla Serva di Dio. L’amministratore apostolico mons. Oliva aveva dato per imminente l’evento. L’attesa dei fedeli: «Ora speriamo avvenga presto, dopo tante tribolazioni...»

Paravati
Non è stata ancora fissata la data di apertura al culto del santuario mariano dedicato al “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”, da anni ormai completato. Una comunicazione particolarmente attesa dai figli spirituali di Mamma Natuzza, sparsi in ogni parte del mondo, specie dopo l’arrivo del nuovo presule e la nomina a rettore di padre Michele Cordiano. «Non vediamo l’ora – ci ha confidato giusto l’altro ieri un gruppo di fedeli incontrati nella Villa della Gioia – di vedere, dopo tante tribolazioni, la chiesa finalmente aperta».
Ma cerchiamo di capire a che punto stanno le cose. L ’estate scorsa, dopo l’uscita di scena di Luigi Renzo, l’attuale vescovo di Locri-Gerace Francesco Oliva nella sua qualità di amministratore apostolico della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea aveva dato, ormai, per imminente l’inaugurazione della “grande e bella chiesa” sulla quale la Serva di Dio Fortunata Evolo si è spesa con grande generosità fino agli ultimi giorni della sua vita. L’annuncio che i tempi di apertura al culto sarebbero stati brevi era stato fatto il 14 agosto scorso in occasione della consegna da parte di Oliva all’ente morale di Paravati del decreto di approvazione dello statuto della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime”.
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