Nel giorno in cui il mondo si è metaforicamente fermato per dire «basta» alla violenza sulle donne, in città c’è stato chi è ricorso proprio alla violenza per “regolare” qualche conticino. Due pestaggi, infatti, sono avvenuti nella tarda mattinata di giovedì e hanno visto vittime e aggressori ragazzi di 14-15 anni. Ed è incredibile e paradossale che a essere coinvolte siano state anche ragazzine. Questione di gelosia, presumibilmente di qualche giovanotto conteso, fatto sta che alcune studentesse (l’età delle protagoniste del violento litigio è appunto tra i 14 ed 15 anni) intorno all’una di giovedì, pochi minuti dopo che il camper della Polizia – che porta avanti da tempo una battaglia contro le violenze di genere – si era allontanato da piazza Municipio, hanno aggredito una loro coetanea, finta in ospedale. La ragazza ne avrà per pochi giorni, ma resta la gravità del gesto e non soltanto perché compiuto in una data simbolo qual è il 25 novembre. Una vicenda sconcertante – anche perché la violenza rimane sempre tale sia se a commetterla siano uomini, sia se siano donne – che dà l’idea, sebbene a essere coinvolta sia stata una minoranza di giovani donne, di quanto il cammino per il ripristino della legalità, per il rispetto verso la persona, sia ancora tutta in salita.
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