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Lamezia, morto mentre aspettava l'ambulanza: il caso finisce in Procura

Verifiche sui tabulati telefonici per controllare le chiamate: resta il problema della carenza del personale in servizio al 118

Tiene banco la polemica riguardo ai mezzi sempre insufficienti in dotazione al servizio del 118, in particolare nell’area centrale della Calabria. È ancora forte lo sconcerto e l’indignazione riguardante il caso del paziente lametino in gravi condizioni che, sembra, avrebbe aspettato 90 minuti per l’arrivo dell’ambulanza proveniente dal Comune di Girifalco.

Un’attesa infinita e purtroppo rivelatasi vana perché finchè il mezzo di soccorso è arrivato nel centro città, in viale Primo Maggio, il paziente era già deceduto. Sulla vicenda, il Codacons ha presentato un esposto in Procura. Questo significa che verrà aperto un fascicolo per accertare quanto avvenuto.

Intanto, la centrale operativa di Catanzaro del 118 ha diffuso una nota puntualizzando ogni dettaglio in merito a quanto accaduto: dagli orari delle chiamate dei parenti del malato all’indisponibilità delle ambulanze di stanza a Lamezia perché già impegnate sul territorio, fino all’attivazione del mezzo in dotazione a Girifalco.

Al vaglio anche i tabulati per verificare le telefonate, quando sono state effettuate e anche verso quale utenze, come per esempio la stessa Guardia medica. Sulla vicenda intervengono i deputati pentastellati Pino D’Ippolito, Massimo Misiti e Fabio Auddino, che in Senato hanno presentato specifici emendamenti alla nuova legge di bilancio.

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